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come sono diventato ciò che sono oggi…

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La mia storia

Ex sviluppatore e designer web, dopo 6 anni ho concentrato i miei progetti sul visual design e lighting design, specialmente per quanto riguarda spettacoli dal vivo, concerti e musica in generale.

Sin dalla mia adolescenza ero interessato alla fotografia, alla grafica e alla realizzazione di video. Ho studiato il fotoritocco da autodidatta durante gli anni delle superiori, iniziando con l’oggi obsoleto Photoshop 7.0 divertendomi a modificare le foto degli amici per creare composizioni divertenti e cercando di dare alle mie foto un aspetto migliore con filtri e strumenti di base.

Quando ho realizzato il potere di questo tipo di software, mi sono avvicinato sempre di più a questo mondo, cercando tutorials online e incrementando le mie capacità.

Il passo successivo è stato evolvere le mie conoscenze, facendo i primi passi su altri software della suite, studiando l’editing e la post-produzione video.

alla scoperta del lighting design

Sono nell’ambiente musicale da molto tempo. Iniziai a studiare chitarra a soli 10 anni, usando la vecchia chitarra classica che mia madre regalò a mio padre ancor prima che io nascessi. Dopo alcuni anni comprai la mia prima chitarra elettrica e iniziai a imparare a suonare le canzoni delle mie band preferite.

All’età di 20 anni, mi trasferii dall’Alto Adige a Milano per motivi professionali ed entrai nella scena live locale partecipando a più concerti che potevo.

Grazie a questo, conobbi molte band underground locali e iniziai a sognare la “vita del tour” come musicista o tecnico. Non era importante come, per me contava essere in tour!

Inizialmente mi unii a una band come merchandiser e scoprii l’intero gruppo di persone che si celava dietro un singolo spettacolo. Mi sono subito innamorato di questo lavoro di “suonare” l’intero sistema di illuminazione del palco e chiesi a questa band se fossero interessati ad avere uno spettacolo di luci coordinato alle loro canzoni. Ero già in giro per la nazione con loro, conoscevo già le canzoni, quindi è stata una decisione semplice.

Più spettacoli facevo, più amavo questo hobby, fino a quando il promoter di un sala per concerti mi notò e mi chiese se fossi disponibile a lavorare nella sua locale durante i fine settimana seguenti come LD (Lighting Designer) ). In questo modo ebbi l’opportunità di migliorare le mie capacità, conoscere meglio questo mondo e incontrare molte persone appartenenti a band e crew internazionali.

Quello fu il momento in cui mi sentii sulla strada giusta … stavo vivendo il mio sogno!

video editing: quando una necessità diventa passione.

Fin da bambino, sono sempre stato affascinato dagli effetti speciali che vedevo nei film (non a caso, Star Wars è la mia saga preferita!). Da adolescente non sapevo esattamente cosa avrei fatto nel mio futuro, quindi, mentre studiavo elettronica, iniziai a farmi una cultura su come venivano prodotti gli effetti speciali e su come replicarli da zero.

È rimasto un hobby per molti anni e mai avrei pensato che potesse diventare parte integrante della mia attività professionale. Lavoravo principalmente su piccoli progetti, molti dei quali erano “fatti in casa” per puro divertimento.

Qualche anno fa una band di miei amici stava per pubblicare il nuovo album e aveva bisogno di un semplice lyrics video per il primo singolo che sarebbe uscito, quindi chiesi loro se avevano già qualcuno che ci stesse lavorando. Decisi di provarci e una volta ultimato, sia la band che l’etichetta discografica erano contenti del risultato.

Lavorare a quel progetto mi entusiasmò molto, quindi pensai che sarebbe stato interessante avere altri progetti simili e iniziai a suggerire collaborazioni con aziende locali, bands locali e in pochi anni l’editing video diventò una parte piuttosto importante della mia attività quotidiana.

La fotografia è un equilibrio perfetto tra arte e scienza.

Ricordo ancora il momento esatto in cui capii che la fotografia fosse un qualcosa.

Ero molto giovane, circa 7 anni. Andai in gita con la mia scuola in una bellissima città storica con molti monumenti e volevo mostrare ai miei genitori quanto fosse bello il nostro viaggio, dato che era il mio primo viaggio senza di loro. Così chiesi loro di prestarmi la loro macchina fotografica a rullino e per me fu la cosa più preziosa di sempre, dato che erano così attaccati ad essa.

Inutile dire quanto quelle foto fossero orribili, ma ai miei genitori piaquero (forse solo perché ero un bambino e loro “dovevano” ahahah).

Quella fotocamera si ruppe e mio padre passò a una fotocamera digitale, una Olympus compatta. Un giorno mio padre mi chiese di seguirlo nella foresta per raccogliere i funghi, così portai la macchina fotografica con me e iniziai a capirne il funzionamento. Così scoprii la magia dei paesaggi e dei macro che avrei potuto creare con quel piccolo pezzo di plastica.

Il problema principale era che più scattavo, più avevo bisogno di qualcosa che potessi controllare sotto ogni aspetto. L’apertura del diaframma, prima di tutto.

Anni dopo, con il mio primo stipendio, comprai un kit DSLR della Nikon e ogni volta che avevo del tempo durante il fine settimana, viaggiai nei dintorni della mia zona o della città in cui sono nato, fotografando tutto ciò che mi ispirava emozioni.
Ogni giorno era una nuova scoperta, tecniche di scatto, obiettivi, esperimenti, attrezzature e tutto ciò che riguarda la fotografia stava occupando gran parte del mio tempo libero. Trascorsi letteralmente interi pomeriggi su YouTube a guardare tutorials e provandoli con quello che avevo a disposizione.

Penso che la fotografia sia il perfetto equilibrio tra arte e scienza, perché il modo in cui la luce attraversa alcuni pezzi di vetro e crea infinite immagini dello stesso soggetto in relazione alla variazione di alcuni parametri è qualcosa di scientificamente sorprendente e il risultato di questa elaborazione della luce è un pezzo di carta che ricorderà per sempre un singolo momento che non si ripeterà mai.

That’s all folks!